Di cosa parliamo quando parliamo di Scouting (parte 1) - Ovvero cose da NON fare quando si presenta un progetto o un portfolio


In questi – intensi – anni di Noise Press ho partecipato a svariati scouting e incontrato centinaia di autori, sceneggiatori, disegnatori, coloristi, letteristi e anche qualche ballerino -non mi chiedete il perché si sia presentato.

Molti di loro non erano pronti, alcuni erano interessanti, pochi mi hanno veramente convinto perché non è solo il talento che fa la differenza ma, come in quasi tutti i settori, è molto importante non solo COSA proponi ma anche COME ti proponi.
Suddividerò in alcuni punti gli errori più comuni e che sarebbe meglio evitare.

Punto 1: Anche l’abito FA il monaco - Il tuo portfolio è il tuo biglietto di visita.
Molte volte, purtroppo, vengono presentati lavori in una veste che li penalizza: coloristi che portano tavole stampate con la stampante di casa, disegnatori che non realizzano un pdf ma spillano (brutte) fotocopie e progetti mal strutturati. Ricordatevi che chi vi sta davanti vede per la prima volta i vostri lavori e si fa un’impressione immediata, senza filtri; questo vi pone già in una luce negativa, come se dichiaraste di non volervi impegnare più di tanto presentando un lavoro curato.  

Raro caso di autore già pronto.

Punto 2: Conosci il tuo nemico - Studia la casa editrice a cui ti stai proponendo.
Tempo fa arrivò una mail di un aspirante fumettista; accompagnava il suo portfolio con un testo dove mi raccontava di essere cresciuto con i fumetti Noise Press e che questi avevano avuto una grande importanza nella sua infanzia. Farebbe anche piacere se non fosse che la Noise è aperta da quattro anni…
Quando presentate progetti completamente estranei alla linea editoriale della casa editrice, state dichiarando che non si siete interessati a studiarvi il suo catalogo; questa è una mossa suicida. Scegliete sempre la casa editrice che vi sembra più affine al vostro proposal.  

Punto 3: Tempus fugit - Il tempo è poco: usatelo con saggezza.
Questo vale, soprattutto, quando vi presentate in fiera. Essere più chiari e coincisi possibile giova soprattutto a voi: il tempo è breve e per riuscire a parlare degli aspetti fondamentali del progetto, in modo tale da non dover tralasciare nulla di importante, sarebbe opportuno prepararvi una scaletta in modo da spiegare a chi vi sta di fronte il progetto in maniera esauriente. Lasciate stare i dettagli decorativi e evitate di voler raccontare tutta la storia o di narrare tutta la vostra vita.

Imparate da Silent Bob.

Punto 4: Cogli l’attimo – Scegli il momento adatto.
Fattore sottovalutato ma altrettanto importante è capire quando presentarsi. Ad esempio, durante Lucca Comics o Napoli Comicon, evitate di passare allo stand di una qualsiasi casa editrice quando vedete che c’è la ressa: nessuno potrà darvi retta se intorno c’è caos -ormai quasi tutte le manifestazioni prevedono momenti di incontro e scouting dove l’attenzione è concentrata sugli autori. Fondamentale: non pensate di essere furbi quando esordite con frasi del tipo “So che c’era lo scouting ma io vengo allo stand perché così mi evito la fila” (sì, è davvero successo, purtroppo). Non vi mette in buona luce...

Un tipico sabato a una qualsiasi fiera del fumetto.

Punto 5: La pazienza è la virtù dei fumettisti - Aspettando una risposta...
Quando inviate un progetto non scrivete dopo due minuti per sapere se è già stato visionato: lo so, è brutto quando passa molto tempo e non si ricevono notizie; in Noise Press si cerca di rispondere a tutti ma questo implica leggere e visionare il 100% di quello che viene inviato. Risultato? Passano mesi prima di una risposta, che sia negativa o positiva. Questo è il punto più doloroso, sia per voi che per noi ma ad oggi non ho ancora trovato una soluzione soddisfacente per questo passaggio. È giusto chiedere informazioni, ma con raziocinio -evitando, magari, di scrivere la domenica alle tre di notte.


Per ora abbiamo parlato solo degli aspetti negativi, evitarli non vi assicura la pubblicazione ma, sicuramente, faciliterà qualsiasi editor nel valutare la vostra candidatura.

Ci sono cose da fare per aumentare le possibilità? Sì e ne parleremo nel prossimo articolo.

Luca Frigerio è il direttore editoriale della Noise Press. Nel tempo libero si allena per rendersi invisibile durante le convention fumettistiche.

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